PRESENTAZIONE “PERCHÈ TAV” | 8 NOVEMBRE 2019
“Perché TAV. Risultati prospettive e rischi di un Progetto Paese.”
Presentazione del volume curato da Ennio Cascetta
8 novembre 2019, ore 17.30, Fondazione Banco di Napoli
La storia dell’alta velocità ha inizio, in Italia, nel 1975 con la realizzazione della direttissima Firenze-Roma, e prosegue nel 1986 con l’identificazione nel Piano generale dei trasporti dell’Alta Velocità come strumento per il rilancio delle reti di mobilità in Italia e come processo d’integrazione europea. Saranno quindi identificate le tratte Milano-Napoli e Torino-Venezia come obiettivi di prima realizzazione. Nel 2005 entrerà in funzione la tratta Roma-Napoli e dal 2008 sarà attiva l’intera linea che va da Salerno a Milano, mentre nel frattempo erano già andate in funzione le tratte veneziana e torinese. Insomma, una grande opera viene alla luce, modificando radicalmente il sistema di trasporto della Penisola ed i servizi attraverso di esso offerti all’utenza, ma ingenerando anche impatti esterni sul sistema socio-economico e socio-ambientale. Come ogni grande innovazione tecnologica nella storia, anche l’AV ha suscitato reazioni positive ed anche negative, queste ultime soprattutto da parte di chi ne contesta l’elevata invasività a fronte d’una ridotta utilità effettiva. Il libro che ha dato occasione al dibattito organizzato dalla Fondazione Banco di Napoli ha inteso fornire una panoramica del complesso delle implicazioni che ruotano intorno all’AV: dai riflessi sulla funzione del trasporto ferroviario, all’analisi delle scelte dell’utenza, all’incremento dei servizi offerti, dal contesto della mobilità europea, alle nuove opportunità per lo sviluppo commerciale ed industriale, alle interazioni di rete, il tutto in una prospettiva tesa a verificare con metodo scientificamente accurato il rapporto costi/benefici prodotto sino ad oggi dall’infrastruttura.
Dal dibattito, affidato a persone di varia provenienza e formazione professionale, ci si attende una messa a fuoco dei nodi critici del sistema trasportistico italiano, in una visione che, lontana dalla dimensione puramente ideologica, tenga conto dei reali problemi, dei possibili correttivi, dei necessari confronti, in un’ottica di chiarificazione essenziale quando si affrontino tematiche centrali per lo sviluppo del Paese.
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