PALAZZO DE’ MAYO, IN PROGRAMMA LA MOSTRA D’ARTE ‘SENZA CONFINI. DONNE DA ORIENTE E OCCIDENTE, TRA IDENTITA’…
PALAZZO DE’ MAYO, IN PROGRAMMA LA MOSTRA D’ARTE ‘SENZA CONFINI. DONNE DA ORIENTE E OCCIDENTE, TRA IDENTITA’ E DIRITTI’ E I CONCERTI DI ‘NEACO’
La cultura torna protagonista a Palazzo de’ Mayo a Chieti, sede della Fondazione Banco di Napoli, con un programma ricco di eventi all’insegna del dialogo. L’11 settembre è prevista l’apertura al pubblico della mostra d’arte ‘Senza confini. Donne da Oriente a Occidente, tra identità e diritti’ in esposizione fino al 22 novembre, mentre l’11, 12 e 13 settembre alle ore 20.30 nel Teatro Giardino di Palazzo de’ Mayo si esibirà la band ‘NeaCo’ – Neapolitan Contamination’ con ingresso gratuito. Tutti gli eventi saranno svolti nel rispetto delle prescrizioni sanitarie sul Covid-19. La conferenza stampa di presentazione è fissata per mercoledì 9 settembre alle ore 11 a Palazzo de’ Mayo. Parteciperanno: il presidente della Fondazione Banco di Napoli, Rossella Paliotto; il vicepresidente della Fondazione Banco di Napoli, Vincenzo Di Baldassarre, i curatori della mostra ‘Womahr’’ i professori Lorenzo Canova e Piernicola Maria Di Iorio; il presidente della Fondazione Aria Ottorino La Rocca, il curatore della mostra ‘GeiSha’ Paolo Dell’Elce e la direttrice della Rassegna ‘Stills of Peace Italia e Giappone’ Giovanna Dello Iacono. La mostra ‘Senza confini. Donne da Oriente a Occidente, tra identità e diritti’ unisce due mostre d’arte di valore internazionale. Una collettiva, Womahr – Women_Art_Human Rights for Peace, dedicata all’Agenda Donne, Pace e Sicurezza delle Nazioni Unite e curata da Lorenzo Canova e Piernicola Maria Di Iorio (direttore e curatore dell’Aratro, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università del Molise) è realizzata in sinergia con la Fondazione Molise Cultura. La seconda mostra, ‘GeiSha’ della fotografa Yoko Yamamoto a cura di Paolo Dell’Elce e realizzata nell’ambito del partenariato tra Fondazione Banco di Napoli e Fondazione Aria, esplora il mondo suggestivo delle Geisha che vivono nelle comunità di Tokyo. Il progetto NeaCo’ (sigla di NEApolitan COntamination) propone i brani della canzone napoletana più celebri in modo nuovo con un viaggio tra i continenti e gli stili musicali, dall’Europa al Medio Oriente, all’Africa centrale, fino al Nordamerica del gospel, del blues, del jazz e del funky, al Centroamerica del calypso, del reggae, della rumba, e giù fino al tango argentino. “L’arte e la cultura sono gli strumenti più adatti a favorire il dialogo tra luoghi e popoli diversi: in quest’ottica ospitiamo una mostra che evidenzia gli sguardi femminili, promuovendo i diritti e valorizzando l’identità delle donne. Con i concerti del gruppo NeaCo’ prosegue il collegamento tra le tradizioni della Campania e la comunità abruzzese avviato con la rassegna ‘Chieti classica’ e l’esposizione della nostra arte presepiale a Chieti e Pescara”, spiega la presidente Paliotto.
LA MOSTRA: i dettagli
La mostra ‘Senza confini. Donne da Oriente a Occidente, tra identità e diritti’ unisce due mostre d’arte di valore internazionale accomunate dagli sguardi sul mondo femminile. Una collettiva, WOMAHR – Women_Art_Human Rights for Peace, dedicata all’Agenda Donne, Pace e Sicurezza delle Nazioni Unite, è incentrata sui diritti umani; curata da Lorenzo Canova e Piernicola Maria Di Iorio (direttore e curatore dell’ARATRO, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università del Molise) è realizzata in sinergia tra la Fondazione Banco di Napoli e la Fondazione Molise Cultura e fa parte di un progetto finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale-Direzione Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza nell’ambito del Terzo Piano Nazionale in attuazione dell’Agenda Donne Pace e Sicurezza. Diversi gli strumenti espressivi della contemporaneità utilizzati, dalla fotografia alla pittura, dal disegno all’installazione e alla scultura, fino al video e alle opere digitali. In questa tessitura stratificata si intrecciano così presenze che provengono dagli Stati Uniti all’Australia, dal Brasile all’Iraq, fino alla Tunisia e, ovviamente, all’Italia, in una costruzione multipla in cui si collegano esperienze concettuali, pittura astratta e iconica, assemblaggi e reportage fotografici, interpretazioni contemporanee della storia dell’arte e visioni fantastiche, evocazioni liriche e riscoperte di personaggi storici. La mostra comprende i seguenti autori: Giovanni Albanese, Alì Assaf, Lucilla Catania, Marco Colazzo, Kim Dingle, Thalassini Douma, Stefania Fabrizi, David Fagioli, Giosetta Fioroni, Paola Gandolfi, Debora Hirsch, Grazia La Padula, Giancarlo Limoni, Vincenzo Merola, Adriano Nardi, Massimo Orsi, Giorgio Ortona, Salvatore Pulvirenti, Roxy in the Box, Virginia Ryan, Sandro Sanna, Beatrice Scaccia, Sana Tamzini, Marco Verrelli. La seconda mostra, la personale ‘Gei Sha’ della fotografa Yoko Yamamoto a cura di Paolo Dell’Elce e realizzata nell’ambito del partenariato tra Fondazione Banco di Napoli e Fondazione Aria, esplora il mondo suggestivo delle Geisha che vivono nelle comunità di Tokio. Si tratta di una ricerca iconografica ricca di dettagli che svela un punto di vista profondo riguardo a una figura, la Geisha, erroneamente ritenuta nell’opinione comune del mondo occidentale al pari di una prostituta già nel periodo Edo (1603-1868), un equivoco alimentato proprio dalla restituzione che ne hanno dato i linguaggi artistici e gli stereotipi culturali occidentali. La parola Geisha è composta da due kanji, Gei che in giapponese significa Arte, e Sha che significa Persona. La Geisha è una persona edificata nella dimensione estetica, educata alla rappresentazione e ai linguaggi artistici, come la danza, la musica, la recitazione e l’arte della conversazione. Lo stereotipo di ‘giocattolo sessuale’ nel quale sono rimaste imprigionate queste donne nell’immaginario occidentale è quanto di più lontano dalla loro reale natura. Yoko Yamamoto – una delle fotografe giapponesi più accreditate a livello internazionale – attraverso il suo sapiente lavoro fotografico contribuisce a sfatare questa iconografia deteriore e falsa, e riesce a evidenziare le peculiarità della persona estetica: quella dimensione profonda dell’individuo umano che l’avvicina alla bellezza e all’essenza ontologica del femminile.
I CONCERTI: i dettagli
La band ‘NeaCò – Neapolitan Contamination’ si esibirà nel Teatro Giardino di Palazzo de’ Mayo alle 20.30 in tre serate nell’ambito del tour ‘Il viaggio di NeaCò. L’11 ci sarà la prova generale, il 12 e 13 settembre i concerti: le tre serate saranno aperte al pubblico con ingresso gratuito ed una disponibilità di posti limitata, secondo quanto previsto dalle misure anti-Covid. Il progetto NeaCo’ (sigla di NEApolitan COntamination) propone i brani della canzone napoletana più celebri in modo nuovo. L’ascoltatore viene condotto in un viaggio tra i continenti e gli stili musicali, dall’Europa al Medio Oriente, all’Africa centrale, fino al Nordamerica del gospel, del blues, del jazz e del funky, al Centroamerica del calypso, del reggae, della rumba, e giù fino al tango argentino. Il pubblico viene stimolato – dall’esecuzione musicale e dal racconto che la accompagna – ad esplorare ‘dentro’ ciascuna canzone, per trovarvi un ‘seme di contaminazione’, un elemento di globalizzazione, di universalità, capace di trasporre il brano musicale in un contesto antropologico, geografico, culturale, ideale del tutto diverso.
-Prescrizioni sanitarie per la prevenzione del Covid-19-
Si ricorda che all’ingresso verrà rilevata la temperatura corporea e, qualora superasse il valore di 37,5 gradi, non sarà possibile accedere alla mostra. L’ingresso sarà scaglionato in modo da evitare assembramenti, sarà obbligatorio l’uso della mascherina e il rispetto della distanza minima di un metro tra i visitatori.
INFO E CONTATTI:
Ufficio Stampa: Dott. Carlo Porcaro 3396807835
Per prenotazioni: 0871-331079
palazzodemayo@fondazionebanconapoli.it