Avviso pubblico per la selezione di n. 1 consulente specialistico Valorizzatore del Patrimonio Culturale della Fondazione Banco di Napoli.
Il Presidente della Fondazione Banco di Napoli, in esecuzione della delibera del CdA della Fondazione
n. 568 del 20/01/2023
PREMESSO CHE:
La Fondazione Banco di Napoli è una Fondazione di origine bancaria, un ente no profit, privato e autonomo
che persegue fini di interesse sociale e di promozione dello sviluppo economico e culturale prevalentemente
nelle regioni meridionali.
La sua storia trae origine dai banchi pubblici dei luoghi pii, sorti a Napoli tra il XVI e XVII secolo. Una delle
prime opere pie a svolgere attività bancaria fu il Monte di Pietà fondato, nel 1539, con lo scopo filantropico del
prestito su pegno senza interessi. Più tardi, il Monte aprì una cassa di depositi, che fu riconosciuta con bando
vicereale nel 1584.
A seguire, si attivarono, per il riconoscimento a banco pubblico, altri sette istituti: il Sacro Monte e Banco dei
Poveri (1563); il Banco Ave Gratia Plena o della Santissima Annunziata (1587); il Banco di Santa Maria del
Popolo (1589); il Banco dello Spirito Santo (1590); il Banco di Sant’Eligio (1592); il Banco di San Giacomo e
Vittoria (1597); il Banco del Santissimo Salvatore (1640), l’unico a perseguire ab origine fini di lucro.
Nel 1794, Ferdinando IV di Borbone riunì tutti i pubblici banchi in un Banco Nazionale di Napoli, che non
ebbe però vita autonoma.
I Banchi, dopo successive soppressioni e fusioni, attuate dal regime napoleonico, confluirono, nel 1809,
nel Banco delle Due Sicilie.
Con l’Unità d’Italia, nel 1861, il Banco delle Due Sicilie assunse la denominazione Banco di Napoli ed iniziò ad
emettere la moneta del Regno d’Italia per i successivi 65 anni.
Nel 1926 assunse la qualifica di Istituto di credito di diritto pubblico e un maggior ruolo nello sviluppo
del Mezzogiorno.
La Fondazione è proprietaria dell’Archivio Storico, del Banco di Napoli e per Statuto “La Fondazione riconosce
nell’Archivio Storico, con annessa Biblioteca-Emeroteca, il proprio legame con il passato e il vincolo con la sua
tradizione. La sua tutela e valorizzazione sono un fine istituzionale indefettibile. Esso è inalienabile.”
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